Aree archeologiche le Motte sec. XI a.C.

Le Motte costituiscono la più antica e vasta testimonianza della presenza dell'uomo nel territorio del Comune di Castello di Godego, risalente all'età del bronzo. Si tratta di un esteso terrapieno di notevole interesse archeologico per la sua unicità in Italia e per la particolare funzione di luogo di culto con aspetti astronomici e solari. Il sito è costituito da un terrapieno quadrilatero alto qualche metro, con i vertici arcuati e rivolti approssimativamente ai punti cardinali. In base alle misure di M. Rizzi (1879), vi è racchiusa un'area di circa 55.680 mq. (232 x 240), leggermente più alta del piano campagna. Ricerche di superficie, effettuate nel decennio 1970 - 1980 dal Gruppo Storico Archeologico di Castelfranco Veneto e Castello di Godego, hanno consentito il recupero, a seguito di lavori agricoli, di alcuni frammenti di laterizi di età romana in un'area esterna all'aggere in corrispondenza dell'angolo di nord-ovest e di un consistente nucleo di reperti, prevalentemente fittili dell'età del bronzo medio recente (1400-1100 a.C. circa) in una zona, pure esterna al terrapieno, in corrispondenza di quello a nord-est.