Nel 1816 la famiglia nobile dei Revedin acquista tutta l'area del Paradiso dei Corner; le condizioni del complesso sono disastrose e la situazione di abbandono permane fino al 1852, quando l'architetto Giovanni Battista Meduna si occuperà della sistemazione complessiva del parco, preservando alcuni tratti della "bellezza del rudere". Il progetto prevedeva il riassetto del vecchio muro di cinta, la realizzazione di una serra e la riconfigurazione generale d'impianto, secondo un'eccezione tutta italiana del modello inglese. Al progetto iniziale se ne sovrapposero altri, fino agli ultimi interventi dell'architetto vicentino Antonio Caregaro-Negrin Il parco attuale, ora di proprietà dell'Università di Padova, conta un patrimonio arboreo di oltre mille individui, appartenenti a 65 specie, tra cui alcune molto rare