Monsignore Giovanni Battista Sartori, fratellastro di Antonio Canova, volle trasferire tutti i manoscritti, i disegni, gli schizzi, i bozzetti e i gessi dell'artista a Possano, presso la casa natale. L'architetto Giuseppe Segusini fu incaricato di erigere, accanto alla casa, un ambiente adatto a raccogliere tutto il materiale: l'attuale Gypsoteca. Dopo il primo conflitto mondiale, grazie al diligente restauro operato da Stefano e Siro Serafin, padre e figlio, essa fu riaperta nel 1922. Il Museo Canoviano presenta un'articolata serie di edifici espositivi, di epoche diverse, e numerose collezioni delle opere di Antonio Canova.Molto interessante è l'ampliamento realizzato da Carlo Scarpa negli anni successivi al 1955, in seguito ad un incarico della Soprintendenza ai Monumenti. Nel 1992 è stata realizzata la Nuova Ala del Museo Canoviano.