L'edificio è il risultato dell'unione di più case contigue che appartennero alla famiglia Marangoni, trasformate secondo una fisionomia che ricorda la villa veneta. Durante la prima Guerra Mondiale, Umberto I di Savoia soggiornò nel palazzo e sembra che da allora assunse il nome attuale. Il Comune di Crespano lo acquistò nel 1985 e, tra il 1999 ed il 2000, provvide ai lavori di restauro, destinando il piano nobile alla Biblioteca Comunale e ricavando, al piano superiore, la sala consiliare, il Museo della Grande Guerra ed il Centro di documentazione sul Grappa