Il nome della località deriva dal fatto che nel luogo esisteva un antico castello, oggi scomparso ma documentato da reperti archeologici, probabilmente costruito in età romana al posto di un più antico "castelliere" dell'età del Bronzo o paleoveneto. Questa antica struttura era insediata sopra un rialzo del terreno, ancora ben visibile ad est della attuale chiesa, oltre il fiume Musestre ed era delimitata da una serie di canali che tuttora disegnano sul terreno forme geometriche, romboidali e semicircolari.Sopra quest'area esistevano terrapieni a difesa di un probabile villaggio, che sono stati spianati non molti decenni fa ed ora rimangono confermati solo da rilievi catastali. Di origine altomedioevale (1231) la chiesa fu ricostruita nel cinquecento. L'erezione del campanile, come attesta una lapide su di esso collocata, risale al 1560. L'interno è spoglio, fatta eccezione per un artistico altare ligneo dipinto di azzurro e oro del XVI sec. e alcuni brani di pregevole affresco portati alla luce a seguito di un restauro generale avvenuto nell'ultimo decennio del Novecento. Secondo la tradizione, era la chiesa frequentata dal beato Enrico da Bolzano e si tramanda che vi siano sepolti la moglie ed il figlio Lorenzo.