La Pieve dedicata a S. Giovanni Battista, già dall'aspetto esterno, dichiara una storia ben più antica e misteriosa di quella degli altri edifici religiosi della zona. La sua struttura architettonica è riferibile a prima dell'anno 1000, sia per la pianta della chiesa e l'aspetto altomedioevale, sia per il disegno a torre del campanile costruito in epoca in cui le esigenze militari condizionavano anche le opere di culto. Grazie ai recenti lavori di ricerca archeologica e di restauro, è stato possibile precisare che la chiesa ha una nascita precedente all'età medioevale perché costruita su un tempio paleocristiano come attestano gli splendidi resti dell'altare e del basamento della prima abside. La presenza di una stele funeraria romana incastonata sulla facciata della chiesa permette inoltre di ipotizzare che il tempio cristiano sia sorto su un luogo di culto pagano. Nel X secolo durante l'invasione degli Ungari venne innalzato un castello a difesa degli abitanti su di un rialzo, "motta" (rialzo artificiale alla confluenza del fiume Monticano con la Livenza). Nel 1089 il castello divenne feudo dei signori "Da Camino" che dominarono per circa 300 anni. Nel frattempo in nome dell'antica "motta" veniva comunemente usato per designare questa località così come il castello, che da allora si chiama "Motta" o "La Motta". Determinante per la storia di questi luoghi fu l'anno 1291 quando i "Da Camino" decisero di donare il Castello, la terra e gli abitanti alla Repubblica di Venezia.