Il sito dove sorgeva la Rocca è occupato attualmente da un santuario. I resti della fortezza si limitano solo ad alcune pietre riutilizzate in due edifici vicino all'abside ma le notizie sulla localizzazione della Rocca sulla sommità del colle sono comunque molteplici. Nei decenni successivi al 1150 si hanno delle testimonianze che rievocano le prigioni di Cornuda in cui erano stati imprigionati alcuni oppositori di Ezzelino III e tra il 1315 e il 1316 la Rocca è spesso nominata come punto strategico nei verbali del consiglio del Comune di Treviso. Si tratta di uno fra i più formidabili punti di osservazione del Veneto nord orientale: lo sguardo spazia, infatti, dalla Valsugana e Bassano fino allo sbocco in pianura del Piave e alla chiusa di Quero e, ancora oltre, l'intero Quartier del Piave da Vidor a Pieve di Soligo, mentre verso sud non è raro scorgere la laguna di Venezia.