"Situata a pochi chilometri da Venezia la provincia di Treviso è una straordinaria combinazione di paesaggi, arte, storia, bellezze naturali, ospitalità e buona tavola, capace di far innamorare il viaggiatore e di restare nel cuore di chi ne percorre gli scenari. Scenari che cambiano continuamente, passando dall'armonia della pianura ai rilievi delle Prealpi Trevigiane, dalle morbide colline del Prosecco ai boschi del Montello e del Cansiglio, attraverso città grandi e piccole, che rendono il territorio della Marca "Gioiosa et Amorosa" un mosaico di bellezze tutte da scoprire.
Un fascino nato da un passato molto antico, che ha lasciato in eredità un patrimonio artistico e culturale ricchissimo, dai Paleoveneti fino ai giorni nostri, e che si può scoprire nei tanti musei, nelle chiese, nelle ville, nei palazzi e nei borghi dal cuore antico che costellano l'intera provincia.
Segni della dominazione romana si ritrovano un po' in tutto il territorio, specie nelle tracce della centuriazione, con testimonianze particolarmente degne di nota nella città di Oderzo, che ospita oggi un interessante museo archeologico. Da non dimenticare la via Claudia Augusta, importantissimo asse di collegamento voluto dall'imperatore Claudio nel I secolo dopo Cristo, che attraversava la Marca da sud a nord.
Per scoprire invece i segreti del tempo preistorico è da poco stato inaugurato, sulle sponde dei laghi di Revine Lago, il nuovo Parco Archeologico Didattico del Livelet dove il visitatore può rivivere la quotidianità degli uomini antichi in uno scenario davvero suggestivo.
Le vicende di epoca medievale sono segnate dalla presenza dei grandi feudi come quello degli Ezzelini che con la loro politica segnarono fortemente la destra Piave; non meno importanti le potenti famiglie dei da Camino, dei da Carrara, dei Brandolini e dei Collalto dei quali è tutt'oggi visibile l'imponente castello di San Salvatore, presso Susegana, considerato una delle più belle dimore gentilizie d'Italia.
La storia della Marca Trevigiana è anche indissolubilmente legata a quella della Repubblica di Venezia, che in queste terre, specie sul Cansiglio, non a caso conosciuto come il "bosco della Serenissima", si procurava il legname necessario per la costruzione della potente flotta che per secoli ha dominato il Mediterraneo. In tempi più recenti, invece, la cima del Grappa, il Montello e le rive del Piave sono state lo scenario delle eroiche vicende della Grande Guerra, il tragico conflitto conclusosi con la battaglia finale di Vittorio Veneto. A ricordo di quei drammatici eventi restano oggi i sacrari militari del Grappa, del Montello e di Fagarè, assieme ad altri monumenti commemorativi.
Oltre al Piave, il fiume sacro alla patria, la provincia di Treviso è solcata da altri due principali corsi d'acqua: il sinuoso Livenza e il Sile, il fiume di risorgiva più lungo d'Europa, dichiarato Parco Naturale Regionale per lo straordinario ambiente naturalistico che rappresenta. La natura trevigiana, con i suoi continui scorci dalla bellezza entusiasmante, ben si presta ad essere scoperta attraverso i numerosi sport che vi si possono praticare, a partire dal ciclismo - sicuramente l'attività più amata tanto da far guadagnare a Treviso l'appellativo di "provincia più ciclistica d'Italia" - fino al trekking, senza dimenticare il golf, il canottaggio e il parapendio.
Nella parte occidentale della provincia, compresa tra la Pedemontana del Grappa e Castelfranco Veneto, si concentrano alcune tra le più pregevoli eccellenze architettoniche del territorio, a cominciare da villa Emo a Fanzolo di Vedelago e Villa di Maser, riconosciute tra i capolavori di Andrea Palladio: due strutture che rappresentano alla perfezione l'ideale di armonia tra edificio e campagna, tra giardino, viali e terreni agricoli, tipico della villa veneta.
La Marca custodisce poi una delle perle del Veneto: Asolo, la "città dai cento orizzonti" tanto amata dalla viaggiatrice inglese Freya Stark, dall'attrice Eleonora Duse e dalla regina di Cipro Caterina Cornaro, che nella bella cittadina, dominata dal possente profilo della Rocca, fece erigere il proprio castello. Poco distante sorge Possagno che ha dato i natali allo scultore Antonio Canova, le cui opere si possono apprezzare nella Gipsoteca, dove sono esposti suoi disegni, bozzetti e gessi; nelle vicinanze sorge poi il bellissimo Tempio, progettato dal Canova stesso, ma concluso dopo la sua morte. A San Vito di Altivole riposa un altro grande della storia dell'architettura: presso l'innovativa e suggestiva Tomba Brion, da lui stesso progettata, è sepolto Carlo Scarpa, tra le personalità di maggior spicco nel panorama delle arti del Novecento.