Nel settecentesco palazzo Martini (sul frontone si nota la sigla della famiglia De Martini) all'ultimo piano è stato realizzato un piccolo museo della Grande Guerra in cui sono raccolti i cimeli collezionati da più recuperanti locali. Al primo piano, dove c'è la biblioteca civica, ha sede il Centro di Documentazione sul Grappa. Esso raccoglie una preziosa documentazione - per lo più in copia - relativa agli eventi e alla storia dei reparti che hanno combattuto sul Grappa. Questo palazzo è popolarmente chiamato "Palazzo Reale" perché nel '700 era il più bello del paese, rilevante per la sua eccezionalità architettonica rispetto agli altri edifici. Di fronte, al di là della piazza, si nota un lungo basso edificio ad uso di botteghe, costruito verso il 1854 dall'architetto Segusini, con al centro l'atrio neoclassico del "Caffè Canova" che, nelle intenzioni originali, doveva essere l'atrio di un futuro teatro. La fontana, a base ottagonale, fu offerta da mons. Sartori, fratellastro di Antonio Canova.
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