Visita all'itinerario ecomuseale della "Grande Guerra"
L'itinerario della "Grande Guerra" spazia dal Monte Grappa al Montello, a Vittorio Veneto, lungo quello che dal 1917 al 1918 fu uno dei fronti più cruenti del primo conflitto mondiale.
IL FIUME SACRO
Acque tumultuose, barche cariche di soldati, esili ponti di legno distrutti dall'artiglieria, trame di reticolati trasportati dalla corrente: queste le immagini che la storia ci riporta agli occhi mentre seguiamo il corso del Piave, visitando bunker nascosti in silenziosi borghi e monumenti costruiti dalla pietà popolare, musei scaturiti dalla passione dei recuperanti e frammenti di muri con celebri scritte.
Aleggia la presenza di Hemingway sugli argini ripidi delle anse e sorprende la pace dei greti che mostrano ancora, tra i sassi, resti d'armi e frammenti di guerra, trasportati dall'acqua come tante giovani vite.
BATTAGLIA FINALE
Alla memoria di azioni decisive come la battaglia per Vittorio Veneto, si associa il ricordo del terribile anno di occupazione di buona parte della provincia. I patimenti della popolazione civile non risolsero la altrettanto drammatica situazione logistica delle truppe austroungariche ed è difficile oggi considerare la storia del conflitto senza valutare come l'occupazione cambiò in un sol colpo il territorio, la vita e la memoria degli abitanti. Strade scavate nella roccia, lapidi per i morti di stenti, spie paracadutate e musei famosi sono le tappe di un itinerario suggestivo e storicamente interessante.
BATTAGLIA DEL SOLSTIZIO
Tra il 15 e il 21 giugno 1918 l'imperiale e regio esercito di Carlo d'Asburgo operò l'ultima grande offensiva di una storia secolare. Sulle ghiaie del Piave e sulle doline del Montello si mossero intere divisioni, contrastate da truppe volitive e motivate: innumerevoli i segni rimasti nell'ambiente e nei miti, tra Francesco Baracca e Nervesa divenuta "della Battaglia", tra piccoli bunker nelle siepi e cannoni rivolti verso il fiume, tra imponenti sacrari e curati cimiteri britannici. Il piacere di questo itinerario sta nel cercare i luoghi e nell'immaginarli animati della disperata confusione della battaglia.
ULTIMA CIMA
Rommel e gli Arditi, Peter Pan e il Generale Giardino, i crateri e le trincee, le strade militari e la devozione di un futuro papa, il buio delle gallerie e il candore delle nevi: tutto si incrocia sul massiccio del Grappa, luogo dell'eroismo più disperato e della spavalderia delle truppe speciali. Tra monumenti e resti rugginosi si può leggere la trama di avvenimenti drammatici, lungo un itinerario circondato di silenzi così profondi da rimbombare come le infinite esplosioni di cent'anni fa.